mercoledì 6 giugno 2012

Emergency

Alla fine ci sono andato a sentire Gino Strada. A parte la grande empatia complessiva diffusa in tutto il teatro ho cercato di non farmi catturare dalla retorica, dall'autocompiacimento tipico di quando senti impegnato fare la cosa giusta, il bravo del "hai fatto i compiti a casa". La serata é andata via fluida. Gino Strada ha il merito innegabile di essere un grande comunicatore, ma prima ancora uno che ha le idee chiare. A domanda risponde. Partendo da lontano, ma percorrendo una strada facile da seguire e riuscendo pure abbracciare sempre i concetti costitutivi di Emergency con effetto cristallino. Non dimentica mai nulla, ginostrada,  non dimentica da dove é partito e dove vuole arrivare. Poche persone le ho sentite cosí immediate, e complete, precise e dettagliate come lui.
Dopo: magari non sono d'accordo con tutto il suo verbo, alcuni passaggi rimangono distanti dal mio punto di vista, eppure torno a casa appesantito dalla consapevolezza che se fosse un fardello sarebbe assai ingombrante.
Scopro cosí che esiste una medicina profit ed una non-profit, che c'é chi si impegna nel terzo mondo in una medicina di eccellenza e non da terzo mondo, e che la democrazia é quando lo stato si prende cura di quelli che zoppicano e non di chi corre come Usail Bolt.
Tante domande belle e pensate, risposte ineccepibili. Avrei voluto chiedere a gino strada la formula per conciliare coerentemente la vita che ci permettiamo sapendo che una parte del mondo non accede alle minime risorse. Perché tutti bravi a parlare e a pensare ma poi abbiamo tutti il telefono intelligente e andiamo a berci una birra.... Sono soffocato dolcemente per mia stessa incoerenza: piú facile pensare che agire. Sono andato a casa.

martedì 5 giugno 2012

e quindi?

cazzo, splende il sole di quella luce contrastata e dura che taglia le forme. Aria fresca di un'altra stagione.
Mi affaccerei alla finestra appoggiando i gomiti sul davanzale cominciando a perlustrare lo spazio alla ricerca dei dettagli, frammenti della scena. Lo farei per ore.
Tra un po esco ma ancora non ho perfettamente deciso se andró a scalare o rimarró cementato, ancorato all'immobile dilemma di che fare dopo.
Stasera c'é Gino Strada e vorrei sentire il suo dire, ma l'idea di bruciare i secondi, gli attimi, aspettando circondato da spettatori o curiosi come me in fila per il biglietto non mi alletta per nulla. Me la giocherei ai dadi presentandomi all'ingresso del teatro alle 21 senza biglietto con la speranza di imbucarmi.
Certo la coscenza civile mi impone una scelta.... e poi ho il forte stimolo di compiacere quelli a cui ho detto che ci sarei andato.
A pensarci bene so cosa faró....

mercoledì 26 ottobre 2011

settimana di arianna

Arianna si laurea e fa festa... ma io prima mi sparo plastica su plastica:
Lunedí: tramin a tirar manette sul boulder
Martedí: palestra del galilei con Luca a fare qualche tiro verticale di corda.

Non sono stanco quindi non mi sto allenando... sto cazzeggiando. Ma in fondo nessuno lo sa.

domenica 23 ottobre 2011

let's go to nago

Ci riproviamo domenica. A Nago dove quest'anno ho trovato due linee facili ma lunghe. 30 metri di 5c
con roccia lavorata e stupende anche se nelle falesie della zona il deperimento dovuto alla frequentazione
é elevato. Ema parte a bomba con un 6b dalla chiodatura lunga. Al primo problema il tarlo le apre le
mani e vien giú. Un tentativo, poi un altro ed un altro. Sta su 10 minuti a lottare con la mente, ma
non c'é storia. Il run out é veramente proibitivo. Una sequenza di prese inutili ed appoggi aleatori
per cercare la fessura rovescia trasversale che richiede opposizione di piedi. Lo spit é subiro dopo ma schiacciare
le scarpette sotto la fessura significa allungare la corda fuori dalla protezione lontana.

Si cala. Ma é stata brava ugualmente. Ci andava decisa fino a 3/4 e poi veniva giú. O vai di cattiveria
pura o non passi. E la sua era ai minimi.
Riproviamo su un 5c. Scalicchio senza gloria anche se 3 mesi fa mi ero calato senza arrivare in catena.
Oggi lo vivo fino in cima. Non male. Non male davvero. Senza resting ma ancora non fluido. Ho fatto un piccolo
viaggio e me ne compiaccio.

Passiamo ad un 6a con prese assurde. Lei va. Io provo da due. Un parto. Vabbé almeno ho provato a sentire
cosa succede quando ti siedi sulla corda.

sabato 22 ottobre 2011

Civezzano on the rocks

falesia, falesia ed ancora falesia.
Sabato ai Forti dove si allenano i forti. Alan, Ema, Alelucchi, Silvia, Ema_del_Vertical. Io apro le danze su un 5c che avevo salito qualche anno fa ma senza arrivare in catena. Chiodato benissimo (grazie maxFaletti). Buone prese a parte un passaggino finale un po stupidino che blocca la mia progressione fluida. Segue un 6a a dx. Tutt'altra storia: placca piuttosto scivolosa e pastosa. Protezioni tipiche da falesia quindi la mente se ne va... ci metto una vita, i soliti mille resting... la solita batosta mentale. Cerco un altro tiro da fare e mi scorno con un 6a su manettoni ma con un uscita di potenza. Anche li i 50 cm sopra lo spit mi bloccano. Non passo perché non mi sento di stringere il listone di dx. Fanculo. Provo da due e non é che riesce poi cosí semplice. Quanto é lontano il 6a.

giovedì 20 ottobre 2011

Circondato

ora, ora corri da me;
no no non ne prenderete +;
ride, rideva il re dei tuoi
assassini siete voi
dove é la
dove é la
niente storia
noi siamo di la
lassú

ora corri da me;
no no non ne prenderete +;
ride, rideva il re dei tuoi
assassini siamo noi
dove é la
dove é la
niente storia
noi siamo di la
lassú

tu non hai pietá
resterai lo so
io non ne posso piú
vaffanculo
tu

vieni hei
vieni, dammi una mano se mi vuoi
vieni hei
vieni, dammi una mano se mi vuoi
tu circondato
sei
circondato

tu corri da me
no non perderemo

lunedì 17 ottobre 2011

Ancora plastica

ho deciso di segnare tutta la plastica che faró per contare se davvero mi sono sbattuto oppure no. Lo faccio per vantarmi di fronte al mondo, per dire che ho fatto il mio dovere. Che stronzo.
Alex fottiti il cervello e smetti di pensare.


Lunedí a Termeno sulla plastica da solo a tirar manette. Non sono stanco, non sento acido. Ho solo voglia di migliorare. La linea verde é dura e fisica. Ma ho visto come fare l'uscita dalla sezione centrale: piede sx su volume verde, manetta bloccata di spalla dx e su con mano sx a presa verde.